Marketing strategico per bar: consigli e indicazioni pronti per l’uso

Marketing strategico per bar: un argomento spinoso, anche perché si scontra con alcuni pregiudizi negativi e con la tendenza ad abusare dei fai da te. Uno degli errori ricorrenti è infatti prendere in considerazione consigli poco qualificati e metterli in pratica senza pensarci due volte. La conseguenza è facilmente intuibile: il fallimento dell’azione di marketing, la rinuncia a questo formidabile strumento.

Dunque, è bene in primo luogo sgomberare il campo da falsi miti e poi procedere con alcuni consigli e/o indicazioni che possano realmente tornare utili. Lo faremo in questa breve guida. 

I falsi miti sul marketing strategico per bar (e per le attività di ristorazione)

Fare marketing strategico per bar significa innanzitutto liberarsi da alcuni falsi convincimenti che minano la percezione di molti operatori del settore. Ecco i più “compromettenti”.

  • Il marketing per bar, pub e attività di ristorazione riguarda principalmente la gestione dei prezzi e l’offerta. FALSO. Certo, il prezzo e la composizione dell’offerta hanno il loro peso, ma come qualsiasi altra attività commerciale. Sono tante le leve che possono essere sfruttate, e lo stesso si può dire delle tecniche e delle pratiche da mettere in campo. 
  • I social non sono utili perché il contesto è fisico. FALSO. Ovviamente che un bar o un pub o un ristorante operi nel mondo reale e solo in quello, nessuno può negarlo. Tuttavia, ciò implica assolutamente l’inutilità del marketing e della comunicazione digitale. E il motivo è semplice: i potenziali clienti sono tutti su internet. Dunque, è anche lì che possono essere “pescati”. 
  • Non sono necessari grandi budget. Il marketing è una scienza a volte complessa, ma tutto sommato “generosa”. Nel senso che può essere utilizzata da tutte le attività commerciali. Un po’ di budget è necessario, ma avere a disposizione grandi fortune non è affatto un imperativo categorico. D’altronde, la maggior parte delle attività sono scalabili. 

Marketing strategico per bar: alcuni principi generali

In realtà, quando si parla di marketing strategico per bar, le differenze rispetto alle altre attività commerciali sono minime. In breve, i principi strategici sono sempre gli stessi. A differenziarsi sono le tattiche, ovvero le azioni che procedono dalle decisioni strategiche e che vengono declinate a seconda del contesto, delle necessità poste di volta in volta in essere da questa o quell’attività.

In breve, la strategia dovrebbe basarsi su questi punti, che sia destinata a un bar o a qualsiasi altra attività commerciale.

  • Decidere il pubblico di riferimento.
  • Progettare un’offerta che possa “piacere” al pubblico di riferimento 
  • Acquisire contatti o, in alternativa, raggiungere più persone possibili tra quelle interessate
  • Convincere queste persone a fruire il prodotto
  • Convincere chi ha fruito il prodotto a farlo di nuovo

Nel caso di un bar, di un pub o di un lounge bar come si declinano questi punti? E’ facilmente intuibile. Per esempio, decidere il pubblico di riferimento significa non tanto escludere intere categorie di persone, bensì focalizzarsi su alcune. Per esempio, ci sono bar che puntano maggiormente sui giovani, e quindi organizzeranno l’offerta esattamente su questa base, magari “rafforzando” gli aperitivi. 

Alcune indicazioni sul marketing per bar, pub e lounge bar

A partire da questi punti, possiamo presentare delle indicazioni di massima. Badate bene: dovrebbero essere considerate come elementi di partenza, da sottoporre ad analisi più approfondita e declinate secondo le esigenze e le contingenze dell’attività che si intende promuovere. 

Mostra il prodotto

Lo scopo è mostrare non solo il prodotto in quanto tale, ma anche il prodotto in quanto “concept”. In parole povere, certo cornetti, caffè, dolci, primi piatti etc. ma anche “l’esperienza” che spetta a chi fruisce il bar, il pub o il lounge bar.

Da questo punto di vista, i social rappresentano una risorsa inestimabile. Basta qualche foto ben azzeccata, che non sia solo “bella” ma che sappia anche comunicare.

Ovviamente, è possibile raggiungere più persone possibili utilizzando gli strumenti tipici del marketing digitale, come le campagne paid sui social. 

Usa il principio della riprova sociale

E’ uno dei principi più soldi in assoluto. Il principio della riprova sociale stabilisce che quando qualcuno si dimostra soddisfatto di un servizio, spinge altri a fruirlo. 

L’espressione più cristallina del principio di riprova sociale sono i feedback dei clienti. Sono strumenti fondamentali, adesso svincolati dalle normali e incontrollabili dinamiche del passaparola. Recensioni positive su Trustpilot e Trip Advisor, come anche su Facebook, possono fare molto per aumentare la clientela. Ora, il miglior modo per favorire i feedback positivi è rendere un bel servizio. Ciò non toglie che sia possibile chiedere proattivamente ai clienti di postare un commento.

Il principio della riprova sociale può essere utilizzato anche indirettamente. Per esempio, postando immagini che ritraggono clienti felici, colti mentre si divertono. Anche queste tipologie di immagini sono in grado di comunicare che sì, il servizio è buono ed è degno di essere fruito.

Utilizza la leva delle promozioni.

Il marketing strategico per bar può e deve declinarsi anche in ambiti più operativi. Dunque, può fungere da base e da ispirazione per uno strumento all’apparenza vecchio, ma sempre di grande effetto: le promozioni.

Per promozioni non si intendono solo ritocchi temporanei dei prezzi, scontistica, 3×2 e cose simili. Si intendono anche attività che permettono di portare i potenziali clienti da internet, dove è più semplice contattarli, al contesto fisico. Il riferimento è ai classici coupon, che possono essere distribuiti online ma che per essere fruiti richiedono necessariamente la frequentazione del bar, del pub etc. 

Raccogli contatti e raggiungili da più canali

Anche chi gestisce un bar o una qualsiasi attività “fisica” può praticare della buona lead generation. E anche in questo caso è possibile utilizzare approcci diretti, via email o via messaggio, per comunicare messaggi riguardanti il prodotto e somministrare contenuti persuasivi, fosse solo per rendere i potenziali clienti edotti delle offerte.

Tra l’altro, è anche un modo per trasformare clienti in clienti fidelizzati, che frequentino abitualmente il locale. Il consiglio è di utilizzare più canali, digitali e meno digitali, per comunicare spesso con potenziali clienti e clienti acquisiti. 

Sii sincero

Questo è un consiglio di carattere generale, che riguarda l’approccio e che, soprattutto, vale per tutte le attività di marketing: mai promettere quello che non si può dare. La delusione sarà così forte che si perderà per sempre la possibilità di trasformare quel potenziale cliente in cliente vero e proprio. Anzi, si subirà un vero e proprio effetto boomerang, con conseguente rischio di “cattiva pubblicità”.

Ciò vale soprattutto per le attività che affrontano una concorrenza spietata,come appunto i bar e i locali in genere. 

Una precisazione sul fai da te

Infine, una nota che riguarda chiunque voglia praticare del buon marketing per la propria attività. Una precisazione che riguarda il fai da te. E’ possibile? Di norma no, è sempre un errore. D’altronde, stiamo parlando di una materia complessa, che è oggetto di formazione e studi.

Per praticare del buon marketing, è necessario mettere in campo competenze e soprattutto prassi consolidate. Come minimo, è necessario quindi farsi affiancare e consigliare da chi quelle competenze ce le ha e quelle prassi le conosce bene. 

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